La ex convive con un altro? Va revocato l’assegno di divorzio
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Secondo la Corte Suprema di Cassazione non ha più diritto all’assegno di mantenimento il coniuge separato che instaura un’altra convivenza stabile.
Con la sentenza n. 16982/2018, la Cassazione ha accolto il ricorso di un marito che nei precedenti gradi di giudizio era stato condannato a versare alla moglie un assegno di mantenimento, in relazione alla notevole differenza di reddito tra i coniugi.
Accogliendo il ricorso, i Giudici della Suprema Corte hanno ritenuto di condividere il principio secondo il quale “l’instaurazione da parte del coniuge di un’altra famiglia, anche se di fatto, fa venire meno definitivamente ogni presupposto per la riconoscibilità dell’assegno a carico dell’altro coniuge”, e si rescinde ogni connessione con il modello di vita che caratterizzava la convivenza matrimoniale.
La Corte ha altresì stabilito che una volta che l’assegno viene revocato perché accertata la convivenza, si perde anche il diritto di chiederlo ancora qualora la nuova famiglia dovesse a sua volta sciogliersi, e questo perché la Cassazione, con la sua decisione, ha equiparato la convivenza al matrimonio, con tutte le sue incognite: “La scelta della nuova convivenza deve essere caratterizzata dall’assunzione piena di un rischio che possa cessare anche questa seconda famiglia”.
La Cassazione dunque intrepreta in maniera estensiva l’articolo 5 della legge sul divorzio il quale prevede che “l'obbligo di corresponsione dell'assegno cessa se il coniuge, al quale deve essere corrisposto, passa a nuove nozze”. Dopo questa sentenza, dunque, diventa inutile evitare di risposarsi per non perdere l’assegno dall’ex coniuge.